LA LEUCEMIA LINFOIDE CRONICA OGGI Sett 2018

La Leucemia Linfoide Cronica (LLC) è la leucemia più frequente e colpisce pazienti adulti con età mediana di circa 70 a.
Sino a qualche anno fà le prospettive terapeutiche erano collegate in gran parte all’utilizzo di Chlorambucil, Prednisone, Fludarabina, e più recentemente Rituximab e Bendamustine e,sopratutto nelle forme resistenti, la risposta terapeutica era breve e spesso assente. Nuovi farmaci immunologici sono da poco tempo disponibili con prospettive terapeutiche significativamente importanti anche in pazienti anziani, resistenti, e ad alto rischio per alterazioni cariotipiche.
I risultati di uno studio internazionale (RESONATE-2),che utilizza Ibrutinib (inibitore orale della BTK) versus Chlorambucil in 269 pazienti , sono stati recentemente pubblicati su Haematologica (Paul M.Barr et al. Haematologica 103(9),1502,2018) e sono altamente significativi. Si tratta di pazienti precedentemente non trattati: la Progression Free Survival (PFS) non raggiunge la mediana nei pazienti trattati con Ibrutinib mentre è di 15 mesi nei pazienti trattati con Chlorambucil. La PFS a 24mesi dei trattati con Ibrutinib è dell’89% e non differisce significativamente tra i pazienti al di sotto dei 75 anni ed i pazienti al disopra dei 75 anni, e la Overall Response(OR) è del 92%. Peraltro la qualità di vita dei pazienti trattati con Ibrutinib risulta essere superiore a quelli trattati con Chlorambucil.
Pertanto l’Ibrutinib si dimostra molto più efficace e meglio tollerato come farmaco di prima linea in qualsiasi fascia di età.
Un altro farmaco , il Venetoclax (già utilizzato in altre patologie ematologiche come M.di Waldenstrom , linfomi) in uno studio pubblicato sempre su Haematologica ( A.R.Mato et al. Haematologica 103(9),1511, 2018) ha dato importanti risultati in 141 pazienti con LLC pretrattati, recidivati/resistenti, con età mediana di 67 anni (31-91 anni), L’ OR rate è del 72% con un follow-up mediano di 7 mesi , la mediana di PFS e la OS non sono state raggiunte.
Peraltro il Venetoclax si è dimostrato attivo anche nei pazienti resistenti all’Ibrutinib.
Pertanto a tutt’oggi le prospettive terapeutiche nella LLC non trattata, in recidiva, o resistente, sono notevolmente migliorate: La sequenza migliore di farmaci da utilizzare nel decorso della LLC è pertanto da rivedere proprio in relazione alla disponibilità sia dei farmaci usati in passato più o meno recente (Chlorambucil,Rituximab,Bendamustine) e dei nuovi farmaci (Ibrutinib,Venetoclax) ad alta efficacia.

Giulio De Rossi, Settembre 2018